Welcoming Europe: raccolte 65.000 firme per la tutela dei diritti e migrazioni

Sono 65 mila le firme raccolte dalla Campagna Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie, diecimila in più di quelle previste come quota minima prevista per l’Italia. Una iniziativa importante, quella di Cittadini europei (ICE) lanciata nell’aprile 2018 e rivolta alla Commissione, alla quale si chiede un’Europa più accogliente e il cambiamento di alcune norme in materia di tutela di diritti e migrazioni. Tre richieste fondamentali: rafforzare i corridoi umanitari per i rifugiati, decriminalizzare gli atti di solidarietà, tutelare le vittime di abusi alle frontiere.

Sono oltre 140 le organizzazioni coinvolte nella campagna promossa da Radicali Italiani, Fcei, Legambiente, Cnca, Fondazione Casa della Carità, Oxfam, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, AOI, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo sviluppo, ActionAid, A Buon Diritto, Acli, Arci, Baobab Experience, CILD, con l’adesione di importanti realtà come Centro Astalli, Caritas, Fondazione Migrantes, Sant’Egidio, Libera, Cgil, Fiom, Cisl, Diaconia Valdese, Altromercato, Banca Etica, Cir, Open Arms, Seawatch, Fondazione Alexander Langer, Amref, Rainbow for Africa, Amnesty International e decine di altre organizzazioni a livello nazionale e locale.

In questi mesi sono state tante le iniziative organizzate in tutta Italia per far conoscere la campagna  e raccogliere le firme. Nella giornata di mercoledì 20 febbraio con l’evento in Senato “Siamo noi l’Europa che accoglie!”, sono stati presentati i risultati raggiunti e rinnovata la volontà di proseguire a sollecitare le istituzioni, di fronte a politiche sempre più restrittive che vanno nella direzione di criminalizzare non solo i migranti ma anche tutte quelle associazioni, persone singole e istituzioni impegnate nel soccorso e nell’aiuto umanitario. 

Nonostante il successo italiano, a livello europeo non è stato raggiunto il milione di firme necessario per il deposito dell’Ice presso la Commissione europea, ma alcune delle proposte, grazie a un’intensa attività di pressione dei promotori sulle istituzioni europee, sono già state prese in esame e hanno trovato una prima attuazione. In particolare, l’Ice chiedeva di «rafforzare i programmi di sponsorship, strumento alla base dei corridoi umanitari – attuati con successo da alcune organizzazioni religiose in Italia e in Europa – e di modificare il sistema di accesso ai fondi europei allargando la tipologia di soggetti (enti locali, società civile) che possano promuovere programmi di corridoi umanitari».

Ma la campagna Welcoming Europe non è affatto conclusa. L’obiettivo è quello di «proseguire offrendo al nuovo Parlamento europeo le analisi e le proposte su cui sono state raccolte le firme e rafforzando la rete di realtà coinvolte a livello europeo per un’azione coordinata e quindi più efficace per cambiare le politiche su questi temi cruciali». In Italia, un documento con le proposte e gli obiettivi di Welcoming Europe sarà consegnato ai candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Un ringraziamento speciale è andato ai tanti che hanno sostenuto pubblicamente Welcoming Europe, tra cui Diego Bianchi, Lino Guanciale, Valerio Mastandrea, Alessandro Bergonzoni, Michela Murgia, Ascanio Celestini, Sandro Veronesi, Daniele Vicari, Costanza Quatriglio, Elly Schlein, Chef Rubio, Gad Lerner, Mimmo Lucano, Leoluca Orlando e tantissimi altri che ci hanno letteralmente “messo la faccia”, facendosi fotografare col proprio documento e invitando a firmare l’Ice. E a Mauro Biani e Gianluca Costantini per le illustrazioni donate.

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