“La ‘sanatoria’ prevista dal governo è un provvedimento parziale e complicato. Rischia di creare l’ennesimo mercato nero di contratti fittizi per ottenere un documento che dura pochi mesi. Unico aspetto positivo, l’eventuale possibilità di convertire il permesso e uscire dal vicolo cieco dell’irregolarità”. Così il giornalista Antonello Mangano evidenzia le contraddizioni e problematiche a cui potrebbe portare la misura di sanatoria previsto dal governo e inserita nel cosiddetto ‘decreto rilancio’, rilanciando sul proprio profilo Fb un articolo pubblicato su Terre Libere, in cui si mette in luce la composizione di lavoratori e lavoratrici impiegati nelle campagne, e i ricatti a cui sono da anni sottoposti.
“Il concetto chiave è quello di schiavitù moderna. La ‘catena’ dei nostri tempi è il ricatto, che coinvolge le persone più vulnerabili. Vulnerabili di per sé, per la loro situazione familiare o provenienza. Oppure perché rese vulnerabili da leggi che negano i documenti”, si legge nell’articolo.
“In un mondo normale chi vive queste situazioni andrebbe sostenuto. Invece spesso la situazione è aggravata dalle leggi. E le imprese attingono a questo bacino per sfruttare meglio”. Questa la posizione espressa da Mangano. Una posizione che condividiamo.
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