Da Verona l’associazione Senegambia Youths Association ci invia un prezioso contributo, direttamente dall’area vinicola, che rappresenta un settore chiave dell’economia della zona e nazionale. Molti lavoratori qui sono stranieri, provenienti dall’Africa subsahariana, dall’Europa dell’est, dal Marocco… Perché non lavorano gli italiani? Lo spiega Lamin, 26 anni, originario del Gambia: a volte gli italiani vengono assunti, ma non restano a causa del lavoro duro e delle condizioni presenti.
Tra i lavoratori stranieri invece c’è una differenza tra chi ha il permesso di soggiorno e chi no: chi ce l’ha può avere un contratto, con cui paga anche i contributi, e condizioni di vita migliori, magari affittando un appartamento. Chi invece non ce l’ha, non può essere titolare di un contratto, e diventa più vulnerabile ed esposto a condizioni peggiori, di lavoro quanto di vita.
Molte persone avevano il documento ma non possono rinnovarlo, in particolare in conseguenza del ‘decreto sicurezza’. E’ necessario superare leggi ingiuste e politiche di esclusione: “Un permesso regolare ci permette di passare da lavoro nero a lavoro vero, e di vivere una vita vera qui in Italia”. Lo afferma Lamin, e noi con lui.
Apriamo gli occhi su cosa succede nei nostri territori!