“E’ ripresa la discussione politica sui ‘pacchetti sicurezza’. Una vera discussione dovrebbe riguardare la loro abrogazione: sono testi ideologici dove non c’è nulla da salvare”. Così Gianfranco Schiavone, vicepresidente Asgi e membro del Forum per cambiare l’ordine delle cose, sul cosiddetto pacchetto sicurezza.
Ferma restando la necessità di cancellare i decreti sicurezza, Schiavone delinea quali siano le modifiche urgenti da realizzare.
- Ripristino della terza forma di protezione prevista dall’ordinamento costituzionale italiano all’art. 10 comma 3, che parla della protezione umanitaria: un riconoscimento di un diritto soggettivo costituzionalmente determinato, secondo cui deve essere fatta un’analisi caso per caso delle situazioni personali dei richiedenti.Tale diritto deve poter essere esercitato pienamente, con un permesso di soggiorno almeno biennale, rinnovabile fino a quando durano le esigenze di protezione, e convertibile in un permesso di lavoro, che riconosca il percorso di inserimento del singolo.
- Ingresso e transito delle navi che effettuano i soccorsi: rispetto della normativa internazionale sul soccorso in mare, della normativa sui rifugiati, e della convenzione europea sui diritti umani.
- Ripristino di un sistema di accoglienza unico e imperniato sull’accoglienza diffusa e sul ruolo dei comuni, abbandonando il sistema dei grandi centri straordinari che, laddove esistenti, vanno normati prevedendo standard ben precisi, arrivando gradualmente alla loro eliminazione.
- Ripristinare la garanzia del diritto per le richieste asilo in fase di espulsione
E’ indispensabile fare sentire la nostra voce, sollecitare tutti insieme la politica: in attesa dell’abrogazione, come dovrebbe essere, almeno si vada verso una riforma reale, sicuramente urgente.