Fumo negli Occhi

Il governo italiano getta fumo negli occhi per eludere ancora una volta le sue responsabilità, per squallidi equilibri di maggioranza, nel tentativo maldestro di individuare facili capri espiatori affinché nulla cambi, anzi peggiori. 

Il consiglio dei Ministri, dopo la strage di Cutro, svela il peggiore degli esiti con il decreto legge appena pubblicato. 

Non c’è nel decreto nessuna riforma per ampliare gli ingressi regolari  dal momento che lo strumento del decreto flussi esiste già da più di vent’anni con i suoi enormi limiti in quanto si tratta, come è a tutti noto, di procedure per regolarizzare di fatto persone che sono già sul territorio nazionale.  Anche la modifica della norma sugli ingressi a seguito di corsi di formazione all’estero è una scatola vuota perché una norma in tal senso già esisteva ma non veniva applicata. Anche se si decidesse finalmente di fare tali corsi rimane il problema irrisolto di come i lavoratori stranieri verrebbero in contatto, dall’estero, con datori di lavoro italiani disponibili all’assunzione senza aver mai conosciuto i lavoratori. Se dunque per gli ingressi regolari si finge di fare qualcosa senza fare nulla, per gli ingressi protetti/umanitari per le persone con un bisogno di protezione internazionale il Governo neppure  prova a fingere. Nel testo non c’è nulla, Dunque chi avrà necessità di partire, per lavoro o per fuga da guerre e persecuzioni continuerà a farlo rivolgendosi alle organizzazioni di trafficanti quale unico canale esistente, con rischi e pericoli sempre maggiori dei quali l’unica e sola responsabilità saranno del Governo Italiano e dell’Unione Europea.

Senza dare dunque alcuna possibile soluzione per scongiurare nuove stragi, il Governo approfitta persino della tragica occasione per introdurre norme che possono presentare profili di illegittimità costituzionale che faranno aumentare esponenzialmente contenziosi giurisdizionali, rallentando il turn over nel sistema di accoglienza già fortemente compromesso e producendo nuova irregolarità. Viene infatti modificata la protezione speciale mirando a ridurne l’applicazione e ricacciando nel limbo dell’irregolarità migliaia di persone, una storia già vista con i decreti sicurezza per la quale ancora oggi scontiamo i danni. Il testo infatti elimina le migliori parti della norma vigente nelle quali si riconosceva il diritto a una protezione per rispetto della vita privata e familiare di colui che ha radicato la sua vita nel nostro Paese creando disperazione e irregolarità per un numero enorme di persone la cui esistenza si cerca di “cancellare”.

Altrettanto grave la prevista limitazione delle tutele giurisdizionali per alcuni casi di espulsione e il rafforzamento della rete di strutture di detenzione amministrativa, per contrastare “l’immigrazione irregolare” che aumenterà grazie anche al nuovo decreto.

Nelle prossime ore e giorni sarà necessario definire in modo urgente un programma di iniziative in rete che possano intervenire intanto sulla conversione in legge del Decreto e anche per costruire tutele che dal basso si renderanno necessarie. Nel frattempo a Cutro parteciperemo alla manifestazione in memoria delle vittime e per #fermarelestragi.

 

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