Per immaginare un modo diverso di fare accoglienza, la rete Europasilo e l’associazione Rete delle Comunità Solidali-Re.Co.Sol hanno individuato obiettivi e azioni raccolti in un accordo di programma che è stato presentato il 24 marzo presso la Sala biblioteca G. Trisolini della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Alla conferenza stampa, sono intervenuti Paolo Ciani (deputato), Giovanni Maiolo (Presidente dell’Associazione ReCoSol – Rete delle Comunità Solidali), Michele Rossi (Presidente di Europasilo), Luigi De Filippis (Presidente dell’Associazione Coopisa), Gianfranco Schiavone (Presidente ICS Trieste), Carmelo Versace (Sindaco F.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria), Michele Conia (Consigliere metropolitano di Reggio Calabria con delega alle politiche dell’immigrazione, dell’accoglienza e della pace), Salvatore Fuda (Consigliere metropolitano di Reggio Calabria).
L’accordo di programma per lo sviluppo del modello di accoglienza integrata e diffusa e per la riforma del sistema di accoglienza firmato da Europasilo e Re.Co.Sol, realtà da anni impegnate attivamente nello sviluppo di forme di accoglienza capaci di unire tutela dei diritti, protagonismo dei migranti e coesione delle comunità locali, prevede un possibile orizzonte di azione comune, politica, sociale, culturale e tecnica, tra i diversi soggetti che territorialmente sviluppano il modello dell’accoglienza integrata e diffusa.
«Si tratta di un modello che necessita di essere difeso, tutelato, promosso ma anche aggiornato, sviluppato, rivitalizzato», si legge in una nota delle due organizzazioni, che per questo si propongono, tra le altre cose, congiuntamente, di: organizzare gruppi di discussione che uniscano enti di tutela e enti locali nella riflessione tecnica su aspetti strategici dell’accoglienza (attivazione di nuovi programmi, pratiche, modalità di organizzazione e rendicontazione), favorendo così lo scambio di competenze, esperienze, prassi; organizzare congiuntamente eventi formativi o di dibattito comuni; partecipare congiuntamente a tavoli tematici, di rappresentanza.
Reclamando, in sostanza, l’urgenza di una profonda discussione sul sistema di accoglienza e sulle prospettive di riforma dello stesso nel corso dell’annualità 2023.