Nell’ambito della XX edizione della “Settimana di azione contro il razzismo” promossa dall’ Ufficio Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose ha promosso due eventi: il primo incontro, denominato “Contro il razzismo e la criminalizzazione della solidarietà”, si è tenuto a Roma il 18 marzo all’interno dell’Istituto Manin.
I linguaggi d’odio, la lotta contro i pregiudizi, le false credenze, la cattiva informazione oltre le fake news e l’utilizzo distorto delle parole e del linguaggio, sono stati i temi affrontati con gli studenti e le studentesse. Insieme agli interventi della tavola rotonda, l’Istituto Manin ha ospitato lo spettacolo teatrale AGAISH dal tigrino “ospite”, o meglio, “colui che va accolto”, realizzato dalla compagnia Women Crossing in collaborazione con l’Associazione Genitori Scuola “Di Donato”, che è stato realizzato grazie al contributo della Legal Clinic dell’università di Roma Tre che ha fornito le carte giudiziarie del processo.
Inoltre, l’allestimento della mostra fotografica “Sguardi migranti-storie di protezione speciale” curata dagli operatori del Forum all’interno del plesso scolastico del rione Monti, ha permesso agli studenti e alle studentesse di confrontarsi con le storie dei migranti in carne ed ossa, con le vicende di vita di Boubakar, Lamine, Ousmane, Mamadou, Faisal, Djiba e Joan. Attraverso i loro racconti messi nero su bianco, gli alunni ed alunne hanno potuto comprendere cosa significhi essere stranieri in Italia, vivere continuamente in bilico tra documenti precari ed affetti lontani, lavori instabili e desideri da realizzare.
A Firenze, invece, il 21 marzo, sempre nell’ottica di combattere i pregiudizi e l’utilizzo distorto del linguaggio in tema di migrazioni, lo stesso spettacolo teatrale “Agaish” è andato in scena all’interno del teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, un evento che il Forum ha organizzato con l’associazione Progetto Accoglienza. Il testo teatrale è tratto da una storia vera di criminalizzazione della solidarietà: quella che ha colpito qualche anno fa diversi esponenti della comunità eritrea di Roma, arrestati e condannati in secondo grado a sei anni per «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina» per aver semplicemente ospitato a casa connazionali senza permesso di soggiorno, e infine assolti soltanto in Cassazione nel giugno dell’anno scorso, dopo aver subito 18 mesi di carcere preventivo.
All’interno di entrambi gli eventi, di Firenze e Roma, è stato distribuito un vademecum informativo con l’obiettivo di contribuire a superare linguaggi e azioni discriminatorie che si declinano su più livelli: culturale, politico, sociale, ed anche giudiziario, per costruire un nuovo lessico, al fine di promuovere ed accrescere una coscienza multietnica e multiculturale tra la popolazione italiana che invece assiste, di contro, alla costruzione di un percorso di criminalizzazione dell’umanità migrante a livello legislativo, trasformando la questione migratoria in un problema di ordine pubblico e di sicurezza.