Verso l’assemblea Nazionale del 4 Maggio a Bologna
L’approvazione dei testi di riforma sul diritto d’asilo connessi al Patto UE su immigrazione e asilo costituisce un grave arretramento nel sistema di protezione dei diritti umani nel nostro continente. L’approvazione del patto è avvenuta, ma non è stata un’operazione scontata.
Il Parlamento europeo ne è infatti uscito spaccato in due: i voti favorevoli all’approvazione del patto sono stati, sui diversi regolamenti, in media circa 330 a favore contro 270 circa contrari. L’amarezza e la preoccupazione del post voto sono state in parte mitigate dal fatto che nelle ultime settimane è cresciuta la consapevolezza nella società civile, e in parte della classe politica, che la deriva andava fortemente contrastata. Il negoziato che ha caratterizzato l’elaborazione e l’approvazione dei regolamenti europei ha ceduto agli egoismi dei governi nazionali, le cui pressioni sono state forti.
Tuttavia il ruolo della società civile rappresentato dai movimenti, dalle organizzazioni civiche e dalle comunità locali che hanno promosso le iniziative pubbliche della
Road Map, ha contribuito in modo significativo anche tra i partiti politici del centro sinistra ad aumentare la consapevolezza della necessità di rifiutare le riforme contenute nel Patto.
Non possiamo accettare che i diritti vengano cancellati, non possiamo accettare questa narrazione distorta del patto europeo come soluzione salvifica per l’Europa, non possiamo accettare che in nostro nome vengano commesse violazioni gravi dei diritti fondamentali, e rifiutiamo la fortezza europea che si intende innalzare.
L’applicazione del Patto andrà dunque contrastata con determinazione sollevandone nelle sedi giudiziarie competenti i plurimi e gravi profili di illegittimità, formando operatori sociali e cittadini a tutelare i diritti delle persone che verranno umiliate, respinte, segregate.
Le nuove norme andranno modificate subito e la battaglia inizia subito dall’elezione a giugno di un nuovo Parlamento Europeo in grado di invertire la pericolosa direzione di marcia. Non è affatto dunque il momento dell’accettazione e tanto meno della rassegnazione , bensì di una rinnovata azione politica e sociale da programmare insieme, a partire
dall’assemblea nazionale di Bologna il 4 maggio 24 della quale nei prossimi giorni pubblicheremo maggiori informazioni.
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Promuovono la Road map
Progetto sostenuto da Open Society Foundation e dalla Fondazione Migrantes con i fondi Otto per Mille della Chiesa Cattolica e con il contributo Otto per Mille della Chiesa Valdese.