“Figli e figlie d’Italia”. Al via la raccolta firme per cambiare la legge sulla cittadinanza

Un referendum per ridurre gli anni di residenza legale in Italia (da dieci a cinque) richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.

Una domanda semplice: «Volete voi abrogare l’articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”, nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno 10 anni nel territorio della Repubblica” della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza?».

Una semplice modifica di una norma di legge che però rappresenterebbe una conquista decisiva per la vita di molti cittadini di origine straniera (secondo le stime si tratterebbe di circa 2.500.000 persone) che, in questo Paese, non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita.

L’obiettivo, a partire da oggi, è raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre.

Si firma online con spid o carta di identità elettronica sulla piattaforma del governo.

Per ulteriori approfondimenti sull’iniziativa proposta puoi consultare questo sito informativo.

Per scaricare i materiali della campagna referendaria, clicca qui.

 

Si tratta di apporre una semplice firma per permettere a milioni di persone di partecipare agevolmente a percorsi di studio all’estero, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni, poter votare, poter partecipare a concorsi pubblici come tutti gli altri cittadini italiani. Diritti oggi negati

Il comitato promotore è aperto alle adesioni di qualsiasi organizzazione voglia aiutare la campagna di raccolta firme.

Finora hanno aderito le associazioni: Italiani senza cittadinanza, CoNNGI, Idem Network, Libera, Gruppo Abele, Società della Ragione, A Buon Diritto, ARCI, ActionAid, Cittadinanza Attiva, Recosol, InOltre Alternativa progressista, InMenteItaca. E i seguenti partiti: +Europa, Possibile, Partito socialista italiano, Radicali italiani, Rifondazione comunista.

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