Diritto di Soggiorno e Libertà di Movimento

Per rompere i limbi amministrativi, esigiamo dignità e protezione per chi arriva in Italia

È nell’ultimo rapporto di Migrantes sul Diritto d’Asilo che troviamo il capitolo “La Conta dei Danni”, il lavoro del Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose nella cornice della campagna #paradossiallitaliana che getta luce su differenti questioni critiche cui assistiamo nel nostro Paese e che riguardano la vita di tantissime persone migranti.

Dalla campagna #paradossiallitaliana, nasce una rete – chiamata proprio #reteparadossi – di varie realtà territoriali che si sono impegnate per creare e alimentare un utile monitoraggio, uno strumento che raccoglie le esperienze e le istanze che si presentano nei diversi sportelli legali che hanno aderito alla rete, nell’ottica di preservare, attraverso azioni di advocacy, il diritto delle persone migranti ad accedere ad un soggiorno legale sul territorio italiano, ovvero ad emergere da pericolosi stati di irregolarità amministrativa.

Fermiamo i paradossi del sistema: soggiorno regolare e libertà di movimento

L’obiettivo è infatti quello di restituire giustizia e dignità alle persone che vengono private del proprio diritto alla permanenza legale e alla protezione sul territorio, specialmente dopo l’entrata in vigore della legge 50/2023: le vittime delle procedure accelerate; coloro che scivolano nel limbo per i tempi inumani dei rinnovi e delle conversioni dei permessi di soggiorno; coloro che non vedono riconosciuto il diritto alla protezione speciale fondata sul rispetto della vita privata e famigliare; coloro che attendono lunghissimi periodi prima di essere convocati dalle commissioni territoriali per il diritto di asilo.

Accanto a questi problemi che vedono protagoniste persone titolari o potenzialmente titolari di protezione, il confronto tra i territori e lo strumento del monitoraggio hanno fatto emergere un altro grave paradosso del sistema italiano: i lavoratori arrivati in Italia a mezzo di decreto flussi (qui gli approfondimenti su: Riforma del Decreto Flussi e Toolkit per la tutela dei lavoratori e lavoratrici truffati), che avrebbero potuto accedere un soggiorno legale a seguito della stipula del contratto di soggiorno, che si sono invece visti truffare e raggirare da datori di lavoro inesistenti o indisponibili all’assunzione e che li hanno gettati, ancora una volta, nel limbo dell’irregolarità e, nondimeno, dello sfruttamento economico più becero.

Nessuno sia costretto all’irregolarità: dal monitoraggio all’advocacy

Le criticità emerse dal monitoraggio della #reteparadossi sono non solo il frutto di uno scambio che ha coinvolto molte città da Nord a Sud (da Trieste a Caserta, passando per Roma, Pesaro, Bologna, per citarne alcune), ma sono anche i dati tangibili da cui, come #reteparadossi, abbiamo ottenuto interlocuzioni sia con il Ministero Interno DLCI, sia con la Direzione della CNA.

Già dalla fine del 2023, abbiamo aperto spazi di confronto e di advocacy con l’obiettivo ultimo di intervenire sulle attuali normative che regolano ingressi e soggiorno di persone migranti sul nostro territorio, ovvero di proporre modifiche alle norme che negli ultimi mesi hanno leso maggiormente dignità e sui diritti delle persone migranti che arrivano e che già sono presenti sul nostro territorio.

Dopo gli ultimi incontri della rete che si sono svolti sia alla Commissione Nazionale Asilo con il Prefetto Fabrizio Gallo, che al Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione con la Prefetto Rabuano, abbiamo proposto un nuovo incontro nel quale chiederemo un intervento del Ministero sulle procedure di emersione di tutti i lavoratori stranieri truffati dal decreto flussi, che vivono sulla propria pelle le conseguenze delle inadempienze di datori di lavoro che non hanno portato a compimento i contratti di soggiorno, così come previsti dalla normativa e avanzeremo proposta di ripristinare la possibilità di convertire in lavoro tutti i permessi di soggiorno previsti dal precedente Decreto “Lamorgese” tra i quali quelli relativi alle cure mediche e alla protezione speciale.

La #reteparadossi parte dall’assunto che sia fortemente necessario avere vie di accesso legali e sicure al territorio nazionale da un lato e maggiori tutele del diritto al soggiorno dall’altro. Su questo punto chiederemo al Ministero di intervenire e assumersi la responsabilità delle migliaia di persone che abbiamo incrociato nei nostri percorsi.

 

Diritto di soggiorno e libertà di movimento
#LiberidiPartire #LiberidiRestare

Unisciti alla #reteparadossi
Scrivi a: campagnavisto@gmail.com

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