Aggressioni razziste. Discorsi d’odio. Smantellamento dei percorsi di inclusione. Eliminazione della protezione umanitaria. Accordi con la Libia e altri paesi non sicuri. Retorica della paura.
E’ questo quello con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno, nella nostra quotidianità. Un’escalation che ha visto il suo picco nella deriva populista e xenofoba di Salvini e nell’approvazione dei decreti sicurezza, le cui origini, però, possono essere scorte guardando indietro negli anni: in una politica che non ha avuto il coraggio di fare scelte aderenti alla realtà, preferendo piuttosto inseguire la propaganda. Vanno ricercate in questa mancanza di coraggio le responsabilità di molti problemi che oggi ricadono non solo sulle spalle dei migranti che vivono in Italia, ma anche di tutti e tutte noi che facciamo parte di questa società, troppo spesso lesiva, piuttosto che garante, dei diritti umani.
Per cambiare l’ordine delle cose, dobbiamo interrogarci su molte dinamiche emerse in questi anni. Troppo spesso l’accoglienza non ha promosso l’autodeterminazione, fermandosi piuttosto all’assistenzialismo. Il welfare sociale e le politiche di integrazione, laddove presenti, hanno diviso la comunità in italiani e stranieri, piuttosto che pensare a un miglioramento collettivo e rivolgersi alla società nel suo insieme. Infine, c’è un aspetto su cui è urgente interrogarsi: l’impossibilità, per chi vuole raggiungere l’Italia, di farlo in modo regolare e sicuro, senza dover entrare per forza nelle maglie della protezione internazionale o dell’illegalità. E’ necessario aprire un ragionamento sulla normativa attuale, che non prevede la possibilità di arrivare in Italia – e in Europa – in modo legale, se non presentando richiesta di protezione.
Per tutte queste ragioni, vogliamo ripartire insieme!
Lo faremo durante il Forum nazionale ‘Crisi d’accoglienza’, che si terrà l’8 e il 9 febbraio 2020 a Roma. Lo vogliamo dedicare a Ani Laurent, il quindicenne ivoriano che ha trovato la morte nel carrello di atterraggio di un aereo proveniente da Abidjan, in Costa D’Avorio, e diretto a Parigi. Andrea Segre approfondisce questa scelta in un articolo, pubblicato su L’Espresso del 19 gennaio, che vi invitiamo a leggere.
Al centro ci saranno le esperienze che dal basso costruiscono il cambiamento nei territori, e che mostrano la presenza capillare di una società diversa. Vogliamo dividere la discussione in gruppi di lavoro, strumento indispensabile per raccogliere elementi di analisi e contenuti critici. Qui un approfondimento sul lavoro dei gruppi.
I gruppi si confronteranno con società civile e esponenti politici che hanno dato la loro disponibilità a esserci. Tra le associazioni hanno confermato Be Free Cooperativa, Ero straniero – L’umanità che fa bene, Associazione Naga – Milano, Ali – Accoglienza Libera Integrata, Asilo in Europa, Mediterranea Saving Humans, Amnesty International – Italia, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, Liberi Nantes, Rete Restiamo Umani, Arci, Refugees Welcome …
Vi ricordiamo che la partecipazione è libera ma i posti sono limitati: qui è possibile iscriversi!
Di seguito il programma, consultabile anche qui e sulla nostra pagina fb. Per info e contatti: info@percambiarelordinedellecose.eu
FORUM NAZIONALE CRISI D’ACCOGLIENZA
8-9 FEBBRAIO
ROMA
SABATO 8 FEBBRAIO
10.30 – 16.00 SPIN TIME LABS – via di S. Croce in Gerusalemme, 55
10.30 – 12.00: accoglienza e introduzione a cura del direttivo del Forum nazionale
interventi
– La privatizzazione del sistema di accoglienza, a cura di Gianfranco Schiavone (vice presidente Asgi)
– Politiche europee e sistemi di accoglienza a confronto, a cura di Elly Schlein (ex europarlamentare, promotrice della proposta di riforma del Regolamento Dublino)
– Prospettive, priorità, proposte e necessità comuni’, a cura di Catherine Woollard (direttrice di Ecre – European Council on Refugees and Exiles)
– Voci e testimonianze dalla rotta balcanica’, a cura di Gian Andrea Franchi( Associazione Linea d’Ombra), Andrea Sabbadini (Fotografo), Gianluca Nigro (operatore sociale)
12.00 – 13.00: racconti e analisi di esperienze concrete di realtà che lavorano nell’accoglienza e nella mediazione culturale da diverse zone d’Italia
13.00 – 13.30: pausa pranzo. Il pranzo sarà a cura dell’Osteria Popolare di Spin Time Lab
13.30 – 16.00: gruppi di lavoro sul tema del Forum, per intrecciare pratiche e proposte
17.00-23.00 ESC ATELIER – via dei volsci, 159
restituzione gruppi di lavoro
interventi di associazioni e parlamentari, tra cui:
– Elena Fattori, componente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani
– Paola Nugnes e Gregorio de Falco, entrambi componenti del Comitato parlamentare Schengen,
Europol e immigrazione
– Riccardo Magi, componente della Commissione parlamentare commissione affari costituzionali, della presidenza del consiglio e interni
Interventi di:
– Mohamed Ba, attore, scrittore, musicista ed educatore
– compagnia teatrale Women Crossing con lo spettacolo ‘Sand and sea – storie di sabbia e mare’, regia di Alessandra Cutulo
testimonianze di protagonisti delle migrazioni
DOMENICA 9 FEBBRAIO – PLENARIA
10.00 – 17.00 SPIN TIME LABS – via di S. Croce in Gerusalemme, 55
10.00 -10.30: accoglienza
10.30-12.00: interventi
– Per una politica della libertà di movimento, oltre la distinzione tra cittadini, migranti e rifugiati’, a cura di Enrica Rigo (Università RomaTre) e Wissal Houbabi (poetessa e scrittrice)
– Alternative per una mobilità mediterranea’, a cura di Gabriele Del Grande (regista e giornalista)
– Accoglienza diffusa? Si può’, a cura di Antonio Calò (Cittadino Europeo del 2018)
– Intervento di Youness Warhou (rappresentate delle sardine di Reggio Emilia)
– Intervento di Marco Damilano (giornalista, direttore de L’Espresso)
– Intervento di Laura Boldrini (ex presidente della Camera, componente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera)
12.00 – 17.00: assemblea plenaria: progetti e proposte per cambiare l’ordine delle cose (con pausa pranzo, a cura dell’Osteria di Spin Time Lab)