Perché anche l’ultimo decreto immigrazione non può funzionare.

Il video dell’audizione del Tavolo Asilo alla Camera dei Deputati.

Nel corso del procedimento che porterà all’approvazione della Legge “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”, il 22 ottobre scorso il Tavolo Asilo e Immigrazione ha partecipato alle audizioni informali presso la I Commissione (Affari Costituzionali) della Camera dei deputati.

Secondo i rappresentanti del Tavolo Asilo, in sintesi, c’è stato l’abuso dei provvedimenti di urgenza, con particolare riferimento al fatto che in questo testo si interviene in diverse materie, con dettati che si contraddicono tra di loro. Per la parte che riguarda la protezione internazionale, per esempio, è stato chiesto di sospendere le parti del disegno di legge che riguardano i paesi sicuri, una lista che è stata considerata non legittima e, in attesa che vengano discussi i probabili ricorsi sulle procedure di frontiera e di trattenimento, è stata chiesta l’abrogazione di tutta la parte del disegno di legge che riguarda la protezione internazionale. Non solo.

Per ciò che riguarda, invece, la parte specifica della nuova normativa sui flussi, è stata rilevata la completa mancanza di un intervento sulle persone che sono già in Italia e non hanno potuto completare la procedura per l’assenza del datore di lavoro. Così, il Tavolo Asilo ha chiesto anche l’introduzione di nuove norme relative al permesso di soggiorno per ricerca lavoro e attesa occupazione.

 

In particolare, nel corso del suo intervento, Giovanna Cavallo, coordinatrice del Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, ha ribadito l’assoluta incongruità della parte relativa alla protezione internazionale del disegno di legge, viste le recenti sentenze dei giudici di Roma sul protocollo tra Italia e Albania. «Noi chiediamo che tutta la parte venga stralciata dall’approvazione per dare tempo e modo a tutti gli attori istituzionali e della società civile di poter comprendere qual è la natura del decreto sui paesi sicuri che è stato approvato ieri», ha detto Cavallo. E poi, ancora l’attivista del Forum ha manifestato «estrema preoccupazione per l’abuso dei provvedimenti d’urgenza da parte del Governo su materie sulle quali non c’è alcuna urgenza: addirittura 72 decreti legge nel corso di 99 Consigli dei ministri».

Infine, rispetto ai Flussi, Cavallo ha spiegato anche perché la nuova normativa che è stata introdotta non può funzionare, riportando alcune cifre: «i dati del ministero del lavoro relativi al 2023 e 2024 sottolineano che l’anno scorso erano 136 mila i posti a disposizione, a fronte di 609mila domande presentate ai click day, più del quadruplo. Lo stesso vale per il 2024, i posti sono 151mila e le richieste 702mila. Il numero dei visti non combacia con quello dei contratti attivati che sono molto pochi, meno di 1 su 4», ha ribadito Giovanna Cavallo. Per questo, nel corso dell’audizione, a nome del Tavolo Asilo, sono state avanzate una serie di proposte: dall’eliminazione nei decreti dei limiti legati ai settori produttivi e alle nazionalità, all’introduzione del permesso di soggiorno per attesa occupazione per chi entra regolarmente e poi non formalizza il rapporto di lavoro. Altrimenti, nemmeno l’ultimo decreto immigrazione potrà funzionare.

Leggi il commento del Tavolo Asilo sulla conversione in legge del dl 145_24

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