Per onorare Ani Laurent e la sua illegalità e per provare a rivedere l’ordine delle colpe, vi invitiamo tutti l’ 8 e 9 febbraio a Roma: qui info, dettagli sul programma e iscrizioni
Il programma è in via di definizione. Info e aggiornamenti saranno pubblicati sul sito, e sull’evento fb.
La partecipazione è gratuita ma i posti sono limitati: vi chiediamo di iscrivervi a questo link.
Contatti: info@percambiarelordinedellecose.eu
L’idea è quella di attivare misure concrete di solidarietà verso chi si trova fuori dall’accoglienza ma deve fare i conti con la gestione della quotidianità, in una situazione di assenza di rete e di sostegno istituzionale. 'Non in nostro nome' è lo slogan di una cittadinanza che vuole reagire alla logica della ghettizzazione e della privazione della dignità.
Da “Cittadino Europeo 2018” sento il dovere di mettere in risalto quello che sta avvenendo in questi mesi ma che nessuno riesce a cogliere: nessun segnale di vita…
E’ necessario che le cose vengano dette in modo chiaro sulla questione profughi/migranti. Invece nessun coraggio, nessuna azione. Assoluto silenzio di fronte a delle proposte concrete per favorire una soluzione.
Le mobilitazioni davanti alle prefetture hanno chiesto al governo l’immediato ritiro delle circolari che si basano su una interpretazione erronea e illegittima del primo decreto sicurezza, di cui peraltro da tempo il terzo settore chiede l’abolizione.
L'8 e il 9 febbraio ci incontreremo a Roma, per parlare di questa situazione, mettere a confronto esperienze di lotta, aiuto e accoglienza dal basso, e unirci nel cambiare l'ordine delle cose!