Un incontro importante, con uno sguardo proiettato da un lato alle urgenze, e dall’altro a un cambiamento più a lungo termine: è quello che si è tenuto venerdì scorso tra le forze politiche e la rete che come Forum per cambiare l’ordine delle cose abbiamo fortemente voluto e con cui da mesi stiamo costruendo un percorso di confronto condiviso. In particolare alla consultazione hanno partecipato Gennaro Migliore (deputato di Italia Viva), Riccardo Magi (deputato di +Europa, Centro Democratico), Paola Nugnes (senatrice, Liberi e uguali), Elena Fattori (senatrice, Gruppo Misto), Erasmo Palazzotto (deputato di Liberi e Uguali).
Un lavoro di costruzione comune e confronto politico che abbiamo iniziato mesi fa: il 6 agosto scorso incontravamo infatti il viceministro dell’Interno Mauri, per sollecitare alcuni cambiamenti necessari ai decreti sicurezza – ferma restando la nostra posizione, chiara da sempre, a favore della loro abrogazione. Nella delegazione allora presente al Viminale insieme a noi c’erano anche Refugees Welcome Italia, WelcHome e Grei250, membri della rete – che si estende su tutto il territorio nazionale – con cui da tempo lavoriamo in sinergia per sollecitare le modifiche più urgenti su cui intervenire nell’ambito dei decreti sicurezza: una visione che si snoda all’interno di una prospettiva più ampia, di un cambiamento che interessi l’intera tematica migratoria.
Venerdì scorso queste urgenze, discusse la settimana precedente in una partecipata assemblea online, sono state presentate alle forze politiche. “Un percorso importante”, come ha sottolineato durante l’incontro Ugo Melchionda, portavoce di Grei250, rete che ha dato un contributo importante elaborando gli emendamenti generali su cui fare pressione politica. Li ha ripercorsi durante l’assemblea online Stefania Dall’Oglio (Grei250), ricordando in particolare alcune priorità, sottolineate anche da Gianfranco Schiavone (vicepresidente Asgi, presidente del ICS – Ufficio rifugiati e membro del Forum per cambiare l’ordine delle cose) e Paolo Iafrate (avvocato, docente ed esperto di Economia delle Migrazioni):
– Protezione speciale: è urgente garantire tutela a tutte le persone escluse a causa dell’eliminazione, prevista dai decreti Salvini, della ‘protezione umanitaria’: oltre 100mila persone, la maggior parte ricorrenti, che, stando ai requisiti introdotti dal nuovo decreto approvato in modifica del precedente, non avrebbero modo di entrare nelle maglie della protezione speciale prevista dalla nuova normativa. Una situazione per cui è necessario istituire un canale preferenziale che consenta alle persone di ri-accedere alle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione, e di presentare domanda di protezione speciale.
– Accoglienza: è necessario giungere a una governance più strutturata sul sistema d’accoglienza. Pur apprezzando i passi in avanti compiuti con il nuovo decreto, evidenziamo la necessità di migliorare il sistema di accoglienza, eliminando la disparità presente tra richiedenti asilo e titolari di protezione, per arrivare a un sistema omogeneo e integrato sul territorio.
– Procedure accelerate: le perplessità convergono sulla lista dei paesi cosiddetti sicuri, introdotta dai decreti Salvini. La nostra proposta è l’abrogazione di questa lista, che compromette il diritto di asilo minacciandone la garanzia. “I decreti Salvini”, ha sottolineato Schiavone, “vanno contro le direttive europee in particolare per quanto riguarda le procedure, e le novità introdotte dal nuovo decreto non intervengono in tal senso”. Un piano su cui si è soffermato anche Iafrate, esprimendo l’urgenza di abrogare la lista.
– Cittadinanza: prima dei decreti sicurezza, gli anni previsti per l’analisi delle domande di cittadinanza e il rilascio di una risposta erano due. Con i decreti Salvini si è passati a quattro. Il nuovo decreto parla di tre anni. Chiediamo almeno il ritorno al periodo previsto prima dell’approvazione dei decreti sicurezza.
– Reati ostativi al riconoscimento della protezione internazionale: i decreti Salvini hanno introdotto in tal senso una serie di reati minori, incongruenti con la normativa europea che prevede solo alcuni gravi reati. Chiediamo che la politica prenda in considerazione questo aspetto.
Grande apertura non solo all’ascolto, ma all’impegno personale nella direzione di un cambiamento, è stata espressa da tutti gli esponenti politici presenti alla consultazione virtuale. “Il vostro lavoro è un’ottima base di partenza per il nostro lavoro in Parlamento” ha affermato l’on. Palazzotto, sottolineando la necessità di mettere in discussione non solo i decreti Salvini, ma l’intero assetto delle politiche migratorie nazionali ed europee degli ultimi vent’anni. La senatrice Nugnes ha confermato la necessità di continuare a lavorare insieme: “Raccogliamo suggerimenti, siamo in una fase di ascolto”, ha evidenziato, sottolineando l’urgenza di un cambiamento concettuale, ad esempio sui soccorsi in mare: “Si deve cambiare la mentalità, l’idea stessa che i soccorsi vadano sanzionati”. La senatrice spinge su un cambiamento più ampio: “Dobbiamo provare a ottenere di più, non possiamo tenerci ai margini delle regole internazionali, dobbiamo puntare più in alto. Per questo, aspettiamo le vostre proposte emendative con impazienza”, ha affermato Nugnes, che con il Forum per cambiare l’ordine delle cose ha un percorso aperto da tempo: era infatti presente già a febbraio 2019 all’incontro nazionale Crisi di accoglienza, insieme a Riccardo Magi.
L’incontro di venerdì scorso non esaurisce il percorso che, iniziato tempo fa, ci proponiamo di proseguire: al contrario, rappresenta piuttosto un primo intervento, portato avanti a seguito del testo elaborato dal Consiglio dei ministri, relativo alla modifica dei decreti sicurezza. E’ sulla base di confronti e consultazioni che, insieme a associazioni, realtà e singoli impegnati in tutta Italia per la tutela dei diritti, abbiamo elaborato le urgenze da cui partire, prima fra tutte la tutela di oltre centomila persone escluse e rese vulnerabili dai decreti Salvini. venerdì scorso abbiamo dialogato con la politica su questa e altre priorità: ora, a partire da questo importante lavoro, proseguiamo. Una prossima consultazione è già in programma, prevista per venerdì 23 ottobre.